Le criptovalute o valute digitali sono sicuramente una delle innovazioni finanziarie più rilevanti dell’ultimo decennio. Una criptovaluta è una moneta digitale. Immagina che gli euro che hai in tasca o in banca non esistessero da nessun’altra parte se non in un pezzo di codice scritto su qualche server. Ecco, questa è una criptovaluta: un gettone virtuale a cui puoi accedere aprendo il tuo computer. Ogni valuta ha una propria valutazione che varia nel tempo: questo vuol dire che i gettoni digitali possono essere convertiti con altre valute o utilizzati per acquistare beni di ogni tipo.
Ora potresti domandarti come mai un qualcosa di completamente intangibile e virtuale è arrivato ad avere un valore reale. La risposta è che il valore, al contrario di quello che si è comunemente tenuti a pensare, non è una qualità intrinseca di un oggetto, ma equivale semplicemente a quanto le persone sono disposte a valutare l’oggetto in questione in termini di scambio: in altre parole a quanto sono disposte a pagare per esso.
Negli ultimi mesi l’andamento delle criptovalute è negativo e il prezzo così basso potrebbe spingere gli investitori a destinare una parte del proprio capitale alle cripto. Come si investe in criptovalute e quanto è conveniente questo investimento? Proviamo a rispondere a queste domande e vediamo quali sono i progetti cripto più interessanti.
❓ Cosa sono le criptovalute | Le criptovalute sono monete digitali, che utilizzano la tecnologia della crittografia per assicurare trasparenza e immutabilità delle operazioni. |
💼Dove investire in criptovalute? | La compravendita delle criptovalute può avvenire sui siti Exchange o sui Broker online. Gli stessi mettono a disposizione degli investitori anche App mobile. |
💸 È sicuro investire in criptovalute? | Il mercato delle criptovalute è caratterizzato da altissima volatilità, elemento che rende questi investimenti particolarmente rischiosi. |
✅Conviene investire in criptovalute? | Le criptovalute sono una tipologia di investimento che può portare sia ad elevati guadagni sia ad ingenti perdite. L’elevata volatilità non assicura in alcun caso un reale profitto. |
Criptovalute: cosa sono e come sono nate?
La storia delle criptovalute è piuttosto affascinante. La prima di queste ad affermarsi, il bitcoin, fece la propria comparsa in un forum di appassionati di informatica, introdotte da un utente che si faceva chiamare con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto (di cui tutt’oggi non è stata accertata la vera identità). I bitcoin si basano su un sistema chiamato blockchain: si tratta di un sorta di lista digitale dove vengono registrate in tempo reale tutte le transazioni che avvengono tramite bitcoin.
In questo modo ogni transazione è registrata sulla blockchain. Il sistema non ha un proprietario unico che lo custodisce e ne garantisce il funzionamento, ma vive grazie alla potenza di calcolo dei computer degli utenti che partecipano al network. In cambio del loro supporto, questi ricevono come gratificazione i nuovi bitcoin che vengono messi in circolazione.
La diffusione di nuovi gettoni è centellinata in modo che non ne circolino troppi, cosa che ne causerebbe l’immediata svalutazione. La rete blockchain permette in definitiva di eseguire pagamenti e transazioni in tempo reale o quasi, senza che i possessori delle valute siano costretti a rivelare la propria identità e con elevati livelli di sicurezza.
All’inizio l’idea prese piede solamente in piccoli forum online tra persone che condividevano ideali politici al confine tra l’anarchismo e l’ultra-liberismo. Col tempo, per via delle loro caratteristiche di non rintracciabilità e per l’efficienza della tecnologia alla base di essi, i bitcoin hanno attirato una crescente attenzione anche da parte di grandi investitori che hanno intravisto in essi una possibilità di profitto.
Il successo crescente ha permesso al prezzo dei bitcoin di passare da 0 a oltre 2000$ per unità, facendo diventare milionarie molte delle persone che credettero originariamente nel progetto. Oggi i bitcoin e le altre criptovalute che a essi si sono affiancate, hanno una capitalizzazione complessiva che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari. Davvero niente male per un bene intangibile che fino a pochi anni fa non esisteva neanche, anche se la possibilità che stiamo assistendo a una bolla speculativa è concreta.
Perché investire in criptovalute?
Esistono diversi motivi per entrare nel mercato delle criptovalute e uno di questi è proprio la blockchain, il registro su cui sono registrate tutte le transazioni. Si sente spesso parlare di digitalizzazione della moneta e la risposta a questa esigenza potrebbe essere proprio la blockchain, con cui è bene familiarizzare fin da subito.
Le transazioni non sono controllate dalle banche centrali, infatti le criptovalute conservano la loro indipendenza rispetto al sistema bancario tradizionale. Lo stesso prezzo delle criptomonete è regolato unicamente dalla domanda e dall’offerta, senza possibilità che venga alterato dall’esterno.
Anche se al momento il trend delle cripto è negativo, le possibilità di guadagnare non mancano. Alcuni speculatori scelgono di fare trading con le criptovalute e di sfruttare l’elevata volatilità intraday, mentre altri acquistano la moneta nei momenti di ribasso come questo allo scopo di guadagnare dalla plusvalenza nel momento in cui il prezzo tornerà a salire.
Come investire in criptovalute?
Come iniziare ad investire in criptovalute? Non esiste un solo modo per utilizzare le criptomonete a scopo d’investimento. Il trading con le criptovalute permette di acquistare i CFD o Contratti per differenza, che rappresentano dei derivati che si possono scambiare sulle piattaforme di trading. Le oscillazioni dei prezzi sono molto ampie per effetto dell’elevata volatilità, quindi rendono possibili i guadagni, ma alzano in modo esponenziale il livello di rischio.
Quando fa trading con le criptovalute, l’investitore non entra in possesso delle valute digitali, ma si limita ad utilizzare dei derivati. Chi invece vuole acquistare bitcoin o altre cripto, deve invece affidarsi a delle piattaforme diverse da quelle offerte dai broker. Queste piattaforme si chiamano exchange e permettono di acquistare le criptomonete utilizzando le valute FIAT, come l’euro o il dollaro. Dopo l’acquisto in genere si attende un periodo di tempo che può essere anche molto lungo prima di rivendere le cripto.
Strategie di Investimento nelle Criptovalute
Nel panorama finanziario contemporaneo, le criptovalute sono emerse come una classe di asset estremamente dinamica e in rapida evoluzione. Questa sfaccettata realtà offre diverse strategie di investimento che possono essere categorizzate principalmente in tre approcci distinti di trading: investire in cripto a lungo termine, trading giornaliero e trading algoritmico.
L’investimento a lungo termine rappresenta una strategia conservatrice che si basa sulla tenuta di una posizione per un periodo prolungato, magari anni, con la convinzione che il valore della criptovaluta crescerà nel tempo. Il trading giornaliero, al contrario, sfrutta le fluttuazioni di prezzo giornaliere per ottenere profitti immediati, richiedendo una profonda comprensione del mercato e una vigilanza costante. Infine, il trading algoritmico è un metodo avanzato che utilizza algoritmi e tecnologie sofisticate per automatizzare l’intero processo di negoziazione, adattando le posizioni in risposta a specifici segnali del mercato.
Ciascuna di queste strategie presenta vantaggi e rischi unici, richiedendo un’analisi attenta delle proprie capacità, obiettivi finanziari e tolleranza al rischio per determinare l’approccio più idoneo.
Dove investire in criptovalute?
Oggi esistono oltre 2.000 cripto differenti e scegliere in quale criptovaluta investire è molto difficile. Dietro ogni moneta digitale in genere c’è un progetto che può essere più o meno valido. È fondamentale conoscere questo progetto e provare a capire se potrebbe avere successo oppure no.
L’obiettivo di questa scelta non è certo quello di puntare su una criptovaluta che vale pochi centesimi, nella speranza che il suo valore cresca in modo esponenziale com’è accaduto con il bitcoin. Questi progetti devono invece essere valutati come ogni altro asset finanziario e non è affatto improbabile che questa valutazione preliminare porti l’investitore a concentrarsi su asset class più stabili delle criptovalute.
Exchanges e broker online: quali sono le differenze?
Gli exchanges e i broker online sono i due strumenti per eccellenza che consentono di investire in criptovalute, consentendo la compravendita delle stesse. All’apparenza possono sembrare due tipologie di siti simili, ma differiscono per alcuni punti fondamentali:
- I broker sono delle società o persone fisiche (privati) che si occupano di investire per conto di terzi. I broker agiscono dunque come intermediari e sono la migliore soluzione per tutti coloro che non hanno familiarità con questa tipologia di operazioni di investimento. I broker, tuttavia, stabiliscono da sé i prezzi di vendita o acquisto delle criptovalute, pertanto gli stessi possono risultare differenti da quelli effettivamente presenti sul mercato.
- Gli exchange sono piattaforme online che consentono all’investitore di operare in prima persona, effettuando la compravendita diretta di criptovalute. Gli stessi possono richiedere delle commissioni di trading, soprattutto nel momento in cui si aprono posizioni a lungo termine, che vengono mantenute oltre le 24 ore (es. ci sono costi di commissione per le posizioni “overnight”, ossia notturne). Per operare con gli exchange bisogna necessariamente possedere delle competenze adeguate in fatto di trading, poiché le operazioni non vengono affidate a una terza parte, né ad un intermediario, svolgendosi direttamente tra acquirenti e venditori.
In quali criptovalute è possibile investire? Eccone alcune
Tra i 2.000 progetti a cui abbiamo accennato, alcuni sembrano avere qualche possibilità in più di trovare il favore dei mercati. Alcuni di questi progetti sono anche i più longevi e hanno dimostrato di saper sopravvivere in un mercato competitivo come quello delle criptovalute.
1. Bitcoin
È la criptovaluta regina e l’anno scorso è riuscita a superare il valore di 50.000 euro. Adesso, come tutte le criptovalute, ha cominciato una fase ribassista e c’è molta incertezza sul suo futuro, infatti gli analisti stanno facendo fatica ad abbozzare delle previsioni sul bitcoin.
2. Ethereum
Dopo il bitcoin, ethereum è il progetto più importante, perché su di esso si basa l’infrastruttura degli smart contract, ancora in fase di evoluzione e miglioramento. È una delle crypto che più di tutte ha accusato il colpo del prolungato trend negativo.
3. Bitcoin Cash
Nato per superare alcuni limiti del bitcoin, il bitcoin cash si può considerare un suo derivato e ha caratteristiche molto simili. L’obiettivo del progetto è quello di ridurre i tempi di elaborazione delle transazioni, grazie ad una blockchain caratterizzata da blocchi più grandi.
4. ADA (Cardano)
Cardano è un progetto che si basa su una blockchain in grado di convalidare i blocchi sulla base del proof of stake, più efficiente del proof of work. Anche Ethereum si sta avvicinando a questo obiettivo, ma il progetto Cardano lo ha battuto sul tempo.
5. Ripple
Ripple nasce come alternativa ai sistemi di pagamenti transfrontalieri come SWIFT. Le transazioni vengono validate in 5 secondi netti attraverso un sistema indipendente e senza intermediari, che ne garantisce la sicurezza e l’affidabilità.
6. Tezos
Tezos è una criptovaluta che è cresciuta molto rapidamente, entrando nella classifica delle 10 crypto più capitalizzate. La crisi pandemica e l’attuale trend negativo hanno arrestato la sua ascesa, ma il progetto può comunque essere ritenuto valido perché può contare su una blockchain efficiente e ottimizzata.
7. EOS
Un’altra piattaforma blockchain che potrebbe dare filo da torcere ad ethereum è EOS. Si tratta di una piattaforma più semplice da usare e scalabile, che comunque conserva i punti forti degli altri progetti, come la sicurezza e gli smart contract.
8. Litecoin
Il progetto litecoin mira ad accelerare i tempi di elaborazione di un blocco e utilizza un algoritmo che ha peculiarità diverse da bitcoin ed ethereum. Il punto di debolezza di litecoin è l’estrema volatilità, che rende il progetto poco affidabile agli investitori in cerca di maggiore affidabilità.
9. Decentraland
Si tratta di un progetto diventato molto popolare che consiste nella creazione di un mondo virtuale dove comprare terreni, giocare e interagire con gli altri utenti. Il mondo è già popolato da diversi VIP che hanno scelto di intrattenersi in questa originale realtà virtuale.
10. Uniswap
L’obiettivo del progetto è facilitare lo scambio automatizzato di token nelle piattaforme decentralizzate. Il successo recente della DeFi ha dato popolarità al progetto, che potrebbe risolvere i problemi di liquidità che si sono riscontrati nelle piattaforme decentralizzate.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.